Cabras (Or). Aumento di visitatori e incassi nel 2024 per i siti della Fondazione Mont’e Prama (museo civico “Giovanni Marongiu” di Cabras, l’area archeologica di Mont’e Prama, Tharros, l’ipogeo di San Salvatore e la Torre di San Giovanni). E il 2025 è ricco di novità

Aumento significativo di visitatori e incassi nel 2024 per i siti della Fondazione Mont’e Prama, che includono il museo civico “Giovanni Marongiu” di Cabras, l’area archeologica di Mont’e Prama, Tharros, l’ipogeo di San Salvatore e la Torre di San Giovanni, a conferma del crescente interesse per il patrimonio culturale sardo. Il numero di visitatori è aumentato del 13,5% rispetto al 2023 e del 33% rispetto al 2022, superando di gran lunga la media di 152.500 visitatori registrata nel biennio pre-pandemia (2018/2019). Nel 2024 sono stati staccati ben 177.230 biglietti contro i 156.071 del 2023 e i 133.286 del 2022. Gli incassi hanno registrato una crescita del 27% rispetto al 2023 e del 59% rispetto al 2022, con un incremento del 60% rispetto alla media di 527.000 euro del biennio pre-pandemia. Nel 2024 gli incassi hanno raggiunto la cifra record di 840.389 euro contro i 661.065 del 2023 e i 529.000 del 2022.

“E si prospetta un 2025 ricco di novità”, annuncia il presidente Antony Muroni. “Sarà proprio l’inizio dell’anno a dare notizia di un grande evento: il mese di gennaio 2025 verrà inaugurato con la fine del primo progetto di restauro della soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio di Cagliari, a cui verrà dedicata un’ala del museo civico Marongiu di Cabras che ospiterà un allestimento temporaneo in cui, per la prima volta, saranno esposte le due statue di Mont’e Prama restaurate a Cabras e circondate dai modellini di nuraghe restaurati a Cagliari. A marzo 2025 verrà, invece, disallestita la mostra su Mont’e Prama che in questi mesi è stata ospitata nella Sala del Paesaggio. I Giganti, con un nuovo progetto allestitivo, torneranno per qualche mese nella loro originaria collocazione, nell’ambito del corpo storico del Museo. Sarà un passaggio temporaneo perché il 2025 sarà anche l’anno in cui il complesso statuario di Mont’e Prama verrà finalmente riunito a Cabras. Ma questa è un’altra storia e ve la racconteremo nei prossimi mesi”.

Il successo del 2024 è il risultato di una serie di fattori, tra cui la crescente notorietà dei Giganti di Mont’e Prama: le statue, uniche nel panorama archeologico del Mediterraneo, attraggono sempre più l’attenzione di turisti italiani e stranieri, con un effetto positivo su tutti i siti gestiti dalla Fondazione. E poi le attività di promozione e valorizzazione del patrimonio: la Fondazione Mont’e Prama ha intensificato gli sforzi per promuovere il patrimonio culturale, con iniziative di comunicazione, eventi e mostre che coinvolgono l’intero territorio. Infine il miglioramento dei servizi offerti ai visitatori: il Museo e i siti archeologici sono stati oggetto di interventi di miglioramento, con l’obiettivo di offrire un’esperienza di visita sempre più completa e appagante. “Questo successo conferma l’importanza del patrimonio culturale del Parco archeologico naturale del Sinis e ci incoraggia a proseguire nel nostro impegno per la sua valorizzazione e promozione”, dichiara Muroni. “La Fondazione Mont’e Prama continuerà a investire nella ricerca, nella conservazione e nella valorizzazione di tutti i siti gestiti, con l’obiettivo di renderli un punto di riferimento per il turismo culturale in Sardegna”.

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